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STORIA

PENSIONATO E CASA PROTETTA VITTORIO EMANUELE II°

Alla scomparsa di VITTORIO EMANUELE II, primo Re d’Italia, molte città erigevano monumenti equestri per onorarne la memoria. Il Comune e la Provincia di Piacenza, città già da allora nota per la sua concretezza, insieme alla Cassa di Risparmio ed a Benefattori privati, decisero di onorare la stessa memoria fondando una Casa di riposo che desse accoglienza ed assistenza agli anziani bisognosi.

Nacque così l’OSPIZIO VITTORIO EMANUELE II, costituito in Ente Morale con R.D. 20 marzo 1879.

Tale Decreto stabiliva che l’Ente fosse retto da un Consiglio di Amministrazione composto da cinque  componenti, due dei quali nominati dal Consiglio Comunale, due dal Consiglio Provinciale ed uno dal Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio.

Con successivo R.D. 20 novembre 1879 fu approvato lo Statuto dell’Ente.

Fin dalla fondazione la sede dell’istituto è situata in Via Campagna 157/159, nel  “Palazzo Radini-Tedeschi”. All’origine la costruzione riguardava un unico corpo di fabbrica rettangolare prospiciente via Campagna, successivamente, fra la fine dell’800 ed i primi anni del 900, ampliato e risistemato. Negli anni ’30 del secolo scorso venivano aggiunte tre nuove ali e negli anni ’50 si effettuavano lavori per il sopralzo di un piano.

Altri interventi strutturali radicali che occorre ricordare sono la realizzazione  dell’edificio denominato “Pensionato Albergo” donato dalla Cassa di Risparmio di Piacenza nel 1960 in occasione del centenario della sua fondazione, in grado di accogliere circa 100 anziani autosufficienti in stanze singole con servizi; la realizzazione della Casa Protetta nel lato ovest dell’edificio (fine anni ‘80/primi anni ’90) e la ristrutturazione radicale di tutta la parte storica del palazzo che si affaccia su via Campagna, del corpo centrale e dell’ala est (1996/1998) ove è ubicata la Residenza Sanitaria Assistenziale.

Con atto n. 346 del 1989 il Consiglio di Amministrazione dell’Ente deliberava un nuovo Statuto, approvato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 570 del 12 novembre  1990; da quella data l’Ente ha assunto la denominazione di “PENSIONATO E CASA PROTETTA VITTORIO EMANUELE II”.

Nel 1996 lo Statuto è stato rivisto per essere adeguato ai criteri dettati dal Decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, con deliberazione 16 gennaio 1996 n. 1 ed approvato con deliberazione della Giunta Regionale 3 giugno 1997, n. 878.

 OSPIZI CIVILI DI PIACENZA

  La fondazione degli Ospizi Civili si colloca attorno all’anno 1574 con l’istituzione da parte del Vescovo di Piacenza Paolo Burali di un Conservatorio per giovani orfane , grazie a lasci e contributi di famiglie nobiliari e di semplici cittadini, collocato presso Casa Bosioli nelle vicinanze di Santa Maria di Torricella. Successivamente il lascito della Contessa Angela Vittoria Marocca fece estendere l’assistenza anche alle giovani nobili decadute ed il Conservatorio assunse il nome di “ Conservatorio delle Orfane e delle Marocche”. Nel tempo altre Istituzioni assistenziali cittadine per giovani ( come quelle delle “ Preservate” e delle “Carline”) si fusero con il Conservatorio .

Nel 1806 durante la dominazione francese si concretizzò l’aggregazione fra l’Ospedale di Piacenza e le Opere Pie cittadine in un’unica amministrazione degli Ospizi Civili ( legge 7-3-1806). Sempre nel 1806 venne istituito anche l’orfanatrofio maschile che fu ospitato nella struttura di Torricelle. Nel 1821 l’Ospizio delle Orfane trovò la propria collocazione definitiva nell’ex monastero  della Pace con l’annessa Chiesa di Santa Maria della Pace in Via Scalabrini , che da quel momento rappresenta la sede storica dell’Ente.

Con l’unità d’Italia venne elaborato il primo Statuto Organico degli Ospizi Civili di Piacenza , approvato da Vittorio Emanuele II°. Dal1926 a 1976 l’Orfanatrofio Femminile venne affidato alle Suore Figlie di Sant’Anna.

Nel 1971 l’Amministrazione degli Ospizi Civili fu separata da quella dell’Ospedale Civile e gli orfanatrofi femminile e maschile ( trasferito da Torricelle) vennero affiancati grazie alla costruzione  di un nuovo grande edificio contiguo all’antica sede e prospiciente Via Gaspare Landi.Da allora il nome Ospizi Civili venne affiancato anche a Collegio Santo Stefano.

Negli anni settanta il Collegio funzionò anche come Pensionato per studenti residenti fuori Piacenza. Dalla fine degli anni settanta iniziò l’inserimento progressivo di disabili psichici fino ad allora ospitati in strutture fuori Regione o dimessi dall’Ospedale psichiatrico che affiancarono gli studenti del Pensionato e i minori cosiddetti a rischio per situazioni famigliari carenti o disturbi del carattere e che hanno sostituito nel tempo la figura dell’orfano. Nel 1990 il numero dei portatori di handicap ospitati nel Collegio raggiunse le 30 unità , mentre si esauriva l’esperienza del Pensionato e dei minori a rischio.

Fu indispensabile provvedere all’adeguamento dello  statuto  con le nuove utenze  e le normative regionali di riferimento. Il nuovo statuto degli Ospizi Civili di Piacenza così risultante venne approvato dal Presidente della Giunta della Regione Emilia-Romagna con Decreto num.807 del 14/11/1992.

 PIO RITIRO SANTA CHIARA

 La sede dell’ex Ipab Pio Ritiro Santa Chiara , che nasce da una determinazione del 1845 di Maria Luigia d’Austria , Duchessa di Parma e Piacenza,è presso lo storico Convento di Santa Chiara posto a Piacenza prospiciente lo Stradone Farnese. Dal 1285 , in varie fasi, fu affidato alle monache dell’Ordine di Santa Chiara, che lo condivisero a far tempo dal 1946 con la Pia Società S. Francesco Saverio Missioni Estere. Ha ospitato e ospita donne anziane e sole.

Attualmente sono in numero di tre e sono ospitate in minialloggi ricavati al primo piano della struttura. Dal 2 aprile 2004 la Fondazione di Piacenza e Vigevano ha assunto l’obbligo di sostenere tutte le spese di funzionamento della struttura.